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Autunniamo 2022

Pontecurone come Parigi: “Siete invitati a venir veder girare la Terra!”

Con queste parole il celebre scienziato Jean Bernard Léon Foucault mostrò agli abitanti della capitale francese il suo esperimento.

Per l'edizione 2022 della manifestazione Autunniamo, mercoledì 28 settembre, alcuni studenti dell’Istituto Marconi, frequentanti la 1^AS del Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate, sono stati invitati a Pontecurone ad assistere alla dimostrazione conosciuta come “Pendolo di Foucault”, che si è tenuta all'interno dell'oratorio cinquecentesco di San Francesco.

L'esperimento fu presentato per la prima volta a Parigi dallo scienziato Jean Bernard Léon Foucault nel 1851 per dimostrare la rotazione terrestre. Sotto l’enorme volta del Pantheon il fisico appese un pendolo lungo 67 metri formato da un filo e una sfera metallica dotata di un punteruolo. Questa oscillò per diverse ore solcando la terra battuta posta sotto il pendolo, libera di muoversi in ogni direzione effettuò delle oscillazioni che cambiavano direzione nel corso del tempo a causa della rotazione della Terra confermandone la teoria.

La stessa emozione e curiosità che provarono i parigini quasi due secoli fa ora viene vissuta dagli studenti del Marconi che possono constatare con i loro occhi ciò che hanno appreso sui banchi di scuola. Al termine dell’esecuzione, durata circa una trentina di minuti, alcuni di loro hanno avuto occasione di parlare agli alunni delle classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado presenti, hanno palesato il loro amore per materie scientifiche caratterizzanti il corso di studio intrapreso e delle varie possibilità universitarie e lavorative che questo offre.

La giornata è stata poi arricchita da una visita ai luoghi di maggior pregio artistico della cittadina; la guida che li ha condotti alla scoperta del territorio si è soffermata in modo particolare nella chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al XIII-XIV secolo e costruita interamente in cotto, nonché caratterizzata da elementi tipici del gotico piemontese e lombardo, come la facciata a capanna scandita dai quattro contrafforti.

Nel XV secolo la chiesa fu in gran parte affrescata da Manfredino Boxilio, il maggiore dei due fratelli pittori tortonesi.

 

Edoardo De Domenici  1^AS