Musa futura: l’A.I. protagonista del festival delle conoscenze
Mercoledì 2 ottobre al Teatro Civico di Tortona, in quello che è unanimemente considerato un “gioiello storico” dell’architettura e della cultura locale, a farla da padrona è stata la più controversa, promettente, e per molti versi inquietante, delle Muse dell’Umanità futura: l’Intelligenza Artificiale.
Gli studenti delle classi quarte dell’Istituto Marconi, in occasione della giornata tortonese del Festival delle Conoscenze, alla sua VI edizione dedicata alla Creatività ai tempi dell’AI, l’hanno incontrata per voce dei relatori, alcuni dei quali giovanissimi, che lavorano quotidianamente con lei e la mettono a frutto negli ambiti più disparati della ricerca: più che un’ispiratrice, oramai, una Realtà quasi imprescindibile. Arte, informatica, ingegneria, musica, letteratura, medicina e biologia... non c’è spazio concepito dalla mente umana in cui l’AI non rivendichi un potenziale (e presto insostituibile) ruolo.
Il Direttore della fondazione ACOS per la Cultura, Prof. Giampaolo Bovone promotore dell’evento, ha inaugurato l'incontro affiancato da Adelio Ferrari, esperto di gestione ambientale, e dal Dirigente dell’Istituto Marconi, Prof. Guido Rosso che ha voluto evidenziare l'importanza di inserire l'Intelligenza artificiale nei programmi scolastici per educare al suo utilizzo. Presente ai saluti iniziali anche il vicario del Liceo Peano, Prof. Gianfranco Agosti, che ha espresso l'interesse del suo Istituto per l'AI. L’iniziativa si è svolta grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e con il patrocinio del Comune di Tortona.
Ad introdurre l’argomento, la dottoressa Filomena Ferrara, Master Inventor di IBM, che ha esplorato il tema "Il valore dell'intelligenza artificiale". Pur essendo una tecnologia che ha esordito nel lontano 1956, oggi l'AI è in grado di aumentare le capacità umane, in particolare nella gestione della memoria e dei dati. La studiosa ha inoltre sottolineato la necessità di un uso etico ed inclusivo dell'intelligenza artificiale, accessibile a tutti e supportato da una solida educazione guidata da esperti. L’AI, seppur molto criticata, è utile, a volte indispensabile, all’uomo, infatti non deve essere fermata, bensì controllata e disciplinata. I detrattori sostengono che l’AI possa sostituirsi all’uomo azzerandone le funzioni, cancellando ruoli e professioni, ma questo non potrà mai essere possibile: basti pensare che questa tecnologia è stata interamente creata dall’uomo, e senza di esso non può esistere.
Nel secondo intervento si sono susseguiti tre relatori, tutti specializzati in facoltà diverse, ma accomunati dalla conoscenza e dalla competenza sull’utilizzo dell’AI: Giovanni Bianchi, ricercatore presso il Politecnico di Milano, specializzato in tecnologie biomimetiche, che studiano la natura, in particolare la locomozione degli animali. Lo studioso ha illustrato alcuni esempi di robot che ricreavano la locomozione di animali, soprattutto marini, soffermandosi su alcune loro funzioni: la manipolazione e la locomozione ( nei diversi ambienti: suolo, aria, acqua). Dopo aver fatto assumere queste funzionalità ai robot, si è passati a funzionalità più sofisticate con l’inserimento delle potenzialità di programmazione generate da AI. Una carrellata dai compiti più semplici alle funzionalità più d’avanguardia che si è conclusa con i robot che non solo manipolano, assemblando pezzi, e si muovono in un contesto industriale ma “capiscono” autonomamente quale operazione svolgere! Secondo relatore Filippo Mutta, studente liceale vicentino, il quale, partendo dalla sua esperienza personale, ha ripercorso la sua brillante carriera, nonostante la giovanissima età, che lo ha portato ad ottenere il riconoscimento, da parte del Presidente Mattarella, di Alfiere della Repubblica per la generosità con cui ha messo a disposizione gratuitamente il sistema operativo MicroKosm, frutto della sua creatività informatica. Terzo, ma non ultimo, di questo trio di giovanissimi ed appassionati ricercatori, è stato Lorenzo Chiesa, art director presso l’agenzia Sbam di Milano, che ha illustrato l’apporto fondamentale dell’AI nell’ADV per generare idee finalizzate a promuovere un bene prodotto da un’azienda attraverso immagini visive. Nel suo discorso, Lorenzo ha spiegato come si evolve il processo creativo per la realizzazione della pubblicità, sottolineando il fatto che la produzione e la rappresentazione possono essere sostituiti dall’AI, ma alla base di tutto c’è comunque l’idea dell’uomo e che nulla può sostituirsi ad essa.
A chiudere, gli interventi che più si sono concentrati sull’innovazione creativa in ambito artistico, quelli dell’artista Corbetta e del musicista Abussi. Caroline Corbetta, curatrice d’arte e fondatrice de @ll crepaccio Instagram Show, ha intitolato il suo intervento “Insalate di cibernetica – osservazioni sparse su arte e tecnologia” mostrando al pubblico un’interessante carrellata di opere d’arte realizzate da artisti che sono ricorsi all’intelligenza artificiale per esprimere i loro sentimenti. Philip Abussi, compositore e imprenditore musicale, invece ha mostrato alcuni video sugli androidi utilizzati sperimentalmente come direttori d’orchestra: esecuzioni sicuramente impeccabili, ma sempre “senza occhi”, incapaci di trasmettere emozioni, di improvvisare e toccare gli animi, come solo il tocco umano che dirige, crea o suona la musica è in grado di fare.
Ringraziamo tutti i relatori, i docenti e tutte le istituzioni che hanno permesso la realizzazione di questa interessante kermesse sulle sfide e sulla potenzialità della tecnologia. L’intelligenza artificiale, se pur nuova compagna dell’uomo in grado di affiancarlo e aiutarlo, non ha conoscenza né morale, ed è ciò che la differenzia da noi e che non le permetterà mai di superarci e annientarci. L’uomo sarà sempre un passo avanti. Ciò che deve spaventare non è la sua diffusione, ma il modo in cui l’uomo potrà utilizzarla.
Alice ALBERTI e Lilia DOUIHECH - 4AS Liceo delle Scienze Applicate
Martina PERINI- 4AR Amministrazione, Finanza e Marketing