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Acqui DIGITAL DAYS 2021 - Hackathon tra studenti per valorizzare il territorio

Il Digital DAY che si è svolto ad Acqui terme a fine ottobre, grazie alla collaborazione tra privati, istituzioni locali e  l’Istituto superiore “Rita Levi Montalcini” che si è prestato ad essere sede dell’iniziativa, ha dato modo a 64 studenti di diverse scuole secondarie  provenienti da Piemonte, Liguria, Lombardia,  di vivere un’intensa esperienza formativa.  Otto squadre eterogenee si sono cimentate per tre giorni in  un  “Hackathon”, ovvero una competizione  virtuale  volta a progettare e rendere praticabili  idee innovative per  promuovere le bellezze storiche, culturali,  eno-gastronomiche dei nostri territori.

Luca, Gilda, Salvatore e Stefania della 5^AA del Corso Chimica dei materiali e biotecnologie,  accompagnati dal prof. Paolo Rivalta, si soffermano sugli aspetti “di forte impatto” che hanno caratterizzato questa maratona virtuale. “Un’esperienza diversa dal solito e inusuale. Al progetto hanno partecipato ragazze e ragazzi provenienti da diversi istituti superiori e di diversi indirizzi di studio. Per regolamento, ogni studente non poteva trovarsi nello stesso gruppo di lavoro dove si trovava un componente della stessa scuola”, Salvatore racconta: ”La cosa che più mi spaventava era quella di lavorare con persone che erano per me dei perfetti sconosciuti… ma la paura iniziale si è subito sciolta, come neve al sole: ogni gruppo era affiancato da un mentore che ci ha aiutato a “sciogliere il ghiaccio” tra noi per divenire subito un team di lavoro affiatato. Da lì in poi ognuno si è occupato di cose diverse e aveva compiti differenti in base anche alle proprie capacità e punti di forza. L’esperienza si è rivelata una grande opportunità e mi ha permesso di oltrepassare quelle piccole paure che magari prima mi frenavano nel rapporto con gli altri”.  Stefania e Gilda si soffermano sulla mole di lavoro richiesta, “è stata un’esperienza impegnativa perché si doveva pensare a un’idea innovativa, digitale ed efficace per  portare il turismo ai territori vinicoli del Monferrato, divertente e competitiva allo stesso tempo, perché alla fine del progetto c’era un confronto tra i gruppi “in gara” e una votazione da parte di giudici esterni avrebbe decretato la vincita di un gruppo”.  I ritmi serrati di lavoro: mattino, pomeriggio, sera per verificare che il proprio progetto fosse realizzabile ed economicamente fattibile, non hanno scoraggiato i partecipanti: “L’attività svolta è considerata P.C.T.O. perché ha stimolato competenze diverse, dando modo di proiettarci nel mondo del lavoro come fossimo dei veri imprenditori. È stata una bellissima esperienza che rifarei sicuramente, che mi ha insegnato tanto e che mi ha fatto conoscere anche tanta gente nuova. Un ringraziamento speciale al Prof. Rivalta che ci ha accompagnato e  ha fatto il tifo per noi” commenta Luca .

Alla fine dei tre giorni di lavoro ogni gruppo ha presentato il proprio operato che è stato valutato da una giuria: ogni gruppo aveva un tempo massimo di esposizione di tre minuti e un ulteriore tempo di due minuti per le domande da parte della giura che però, a causa del poco tempo, aveva la possibilità di fare una sola domanda a gruppo. Le proposte innovative non si sono fatte attendere: “VrWine”, occhiali per poter vedere in 3D gli eventi storici che hanno caratterizzato la strada del vino; adozione a distanza di “vigneti”; circuiti attivabili con Qrcode tra le terre dei vini pregiati… Davvero tante originali idee che sicuramente, ispireranno gli imprenditori del prossimo futuro…

 BORGHETTI STEFANIA, CARVELLO SALVATORE, GILDA ISLAMI, REPETTO LUCA

 CLASSE 5^AA CHIMICA DEI MATERIALI E BIOTECNOLOGIE