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Percorsi di formazione al Marconi: al via l’indagine diagnostica sulle opere leonardesche


Percorsi di formazione al Marconi: al via l’indagine diagnostica sulle opere leonardesche.

Sul fronte dell’innovazione scientifica applicata alla conservazione dei beni artistici e al  restauro, è iniziato proprio in queste settimane un  percorso d’indagine che vede l’Università del Piemonte orientale,  l’I.I.S Guglielmo Marconi,  la Diocesi di Tortona  e professionisti  del settore, collaborare strettamente  con l’ambizioso progetto di acquisire ulteriori elementi  che contribuiscano a fare chiarezza sull’attribuzione, per ora incerta,  alla scuola leonardesca  di alcune preziose tavole  del XVI° secolo custodite nel nostro territorio.

Il progetto: Studio diagnostico su opere policrome mediante tecniche non invasive e micro-invasive, viene proposto a gruppi di studenti del triennio che frequentano l’indirizzo Chimica dei materiali e Biotecnologie, è strutturato come percorso di alternanza scuola-lavoro per sviluppare quelle competenze trasversali che potrebbero essere utili, in futuro, per chi volesse impegnarsi  nel settore della conservazione e valorizzazione dei beni culturali.

La presentazione del progetto è avvenuta lunedì   pomeriggio 4 Novembre, sotto la navata sinistra dell’antica chiesa di Santa Maria di Canale, proprio di fronte alla pala della Natività.  Noi studenti della 4^ AA  insieme ai compagni della 3^AA, coordinati dalla  nostra  docente, Prof.ssa Nadia Semino, sotto la supervisione del restauratore  Vincenzo Basiglio dello  Studio d’arte Gabbantichità,  e del Professor Maurizio Aceto  del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’UPO di Alessandria,  della Dottoressa Lelia Rozzo del Museo Diocesano saremo impegnati per le prossime settimane in un’intensa attività di studio che si articola in più fasi prevedendo in origine un’analisi non invasiva mediante spettrofotometria UV-visibile in riflettanza diffusa con fibre ottiche e successivamente un approfondimento tramite spettroscopia Raman su microframmenti di pittura. Un’indagine che interessa non solo la Natività di Tortona ma anche, il Trittico nella Collegiata di Casei Gerola, attribuito, a Cesare Da Sesto, collaboratore nella bottega di Leonardo.  Entrambe le opere sono conservate e monitorate dal polo museale della Diocesi di Tortona.

Su quest’ultima opera, Lunedì 11 novembre, presso la Collegiata di Casei Gerola accompagnati dal Prof. Giovanni Badolato, guidati dal Prof. Aceto e dal Restauratore dello studio Gabba, abbiamo avviato la prima attività di indagine 

non invasiva. In classe, avevamo già preparato le tabelle di lavoro e scelto le sezioni di pigmentazione di colore su cui indagare tramite sonda. Impegnarci nel realizzare ciò che avevamo progettato è stato davvero galvanizzante. È stato molto interessante anche conoscere la vera e propria storia della cappella della Collegiata, raccontata con passione dal parroco Don Maurizio Ceriani Questa attività ci ha permesso, intanto di immedesimarci nel ruolo di ricercatore, concretizzando il tanto atteso lavoro, ma soprattutto ci permetterà di conoscere e apprezzare l’enorme patrimonio che ci circonda quotidianamente e che ha costante bisogno di monitoraggio.

Larisa Pavaloi- 4AA I.I.S Marconi.  Corso Chimica dei materiali e biotecnologie